Ecco una sintesi di cosa non fare su un sito appena messo online per evitare penalizzazioni e stravolgimenti da parte dei motori di ricerca.
Keyword stuffing: dopo le stangate di Google con Panda e Penguin, questa pratica ha perso ogni senso. Sovrabbondare una pagina con key eccessive comporta una penalizzazione da parte di Google in quanto peggiora l’esperienza dell’utente con un contenuto privo di valore e del tutto innaturale.
Uso scorretto degli anchor text: evitare le call to action quando si inserisce un link all’interno di una pagina. L’ottimizzazione dell’anchor text è essenziale: utilizzare con parsimonia, ma in modo lungimirante le parole chiave è il consiglio più adeguato.
Acquisto di link: esempio emblematico di cosa non fare su un sito appena messo online: Google ha più volte ribadito che i link “buoni” sono quelli guadagnati, naturali e rivolti verso il proprio sito spontaneamente, a dimostrazione del valore riconosciuto dall’utenza del web.
Cloaking: consiste nel creare pagine con contenuti diversi a seconda di chi interpellerà quella risorsa web. Se sviluppata eccessivamente, l’attività di cloaking può portare alla penalizzazione dell’intero sito.
Non curare l’architettura del sito può comportare un tempo di permanenza ridotto dell’utente, Elemento fondamentale è la navigabilità, che deve essere semplice ed intuitiva (es. utilizzare i breadcrumbs, sviluppare una sitemap, curare i link interni).
Pochi aggiornamenti: avere un sito poco aggiornato è una delle cose da non fare su un sito appena messo online perché significa sacrificare la freschezza dei contenuti, uno dei motori trainanti della Seo organica che aiuta il posizionamento del sito sui search engine.
Non ottimizzare le immagini: le immagini son una parte integrante dei contenuti web, in quanto veicolano graficamente il messaggio del contenuto e sono utili in chiave Seo se ottimizzate correttamente. Il consiglio è quello di compilare correttamente i due attribuiti principali delle immagini: il title e l’attributo alt.