Lo sviluppo di Url rewrite e l’ottimizzazione dei nomi delle pagine prevede la riscrittura dell’Url e la relativa ottimizzazione per i motori di ricerca: due concetti fondamentali, in quanto consentono di migliorare la struttura delle web pages, così da agevolare l’esperienza dell’utente e facilitare l’indicizzazione dei search engine. Per un sito web statico, la riscrittura non è indicata in virtù della generazione manuale delle pagine e del nome specifico della stessa in fase di scrittura. La riscrittura è preziosa per un sito web dinamico, le cui pagine sono create da uno script (Php o Asp.net) che comporta indirizzi web incomprensibili dal motore di ricerca e dagli utenti (es: “index.php?cat=65&id=893”). In questo caso, l’Url rewrite e l’ottimizzazione dei nomi delle pagine favorirà Google e permetterà all’ utente di ricordare più facilmente l’indirizzo.
Per la riscrittura esistono software che devono essere installati sul proprio server: modulo Mod Rewrite (Linux) o Isapi Rewrite (Windows). Il primo step prevede la creazione di un file .htaccess che racchiuda le regole per l’interpretazione delle richieste web indirizzare al server.
I passaggi di una richiesta ad un server che utilizza url rewrite prevedono:
- accesso alla pagina;
- Inoltro della richiesta di accesso al software;
- Analisi dell’indirizzo;
- Traduzione;
- Le regole del file .htaccess sono definite dalla Regular Expression utilizzata per l’Url rewrite e l’ottimizzazione dei nomi delle pagine. È consigliabile studiarne il funzionamento per escludere ripetizioni infinite di una funzione che possa bloccare il server.
In conclusione, dal punto di vista del posizionamento, è chiaro che oggi la riscrittura degli indirizzi web e la relativa ottimizzazione è un operazione di grande importanza. Questo perché è noto che i motori di ricerca non sono in grado di indicizzare in maniera produttiva pagine web con stringhe troppo complesse: di conseguenza, questa tipologia di URL può compromettere il corretto posizionamento della risorsa in Serp.